Nel prestito con garante una terza figura che possiede affidabilità creditizia si assume la responsabilità di ripagare la somma qualora il cliente non sia più in grado di farlo. Generalmente la figura del garante subentra laddove il lavoratore ha:
- un lavoro precario
- uno stipendio non sufficiente a garantire il pagamento mensile delle rate del prestito nel tempo
- è un cattivo pagatore segnalato al Crif
Il garante infatti è una figura che possiede tutti i requisiti reddituali, lavorativi e patrimoniali ben visti dalle banche e indispensabili per aprire un finanziamento. Va detto che il garante non si sostituisce al cliente nell’apertura del prestito. Firma i documenti del prestito e ne accetta le condizioni qualora subentri l’insolvenza da parte del richiedente, pagandone le rate mensili. Il suo ruolo dunque è quello di essere da garanzia alla banca come soggetto terzo del prestito.
A chi possiede un’entrata mensile fissa e una posizione lavorativa e reddituale solida, generalmente non è richiesta la figura del garante per aprire un prestito. E’ lo stipendio stesso del cliente che funge da garanzia per il rimborso del finanziamento.
Chi può fare da garante per un finanziamento
Ma chi può fare da garante per un finanziamento? In genere si tratta di un genitore, o di un parente, ma anche un amico non legato a vincoli di parentela che possieda affidabilità creditizia atta a coprire un’eventuale insolvenza da parte del cliente. Infatti il garante garantisce alla banca il pagamento del prestito qualora lui non sia più in grado di farlo.
In genere per fare da garante è necessario:
- avere un’età compresa tra i 18 e i 75 anni di età
- una solidità economica, stipendio fisso, beni reddituali alti
- non essere segnalati al Crif
- essere libero da altri debiti
Se il garante è una persona fisica, all’atto di apertura del prestito la banca chiederà:
- carta d’identità e codice fiscale
- ultime due buste paga e CUD o cedolino della pensione
- attestato di anzianità/contratto di lavoro
- modello 730 o Modello Unico relativo alle ultime due dichiarazioni dei redditi
- estratto conto relativo agli ultimi tre mesi.
Tutto ciò serve a valutare la capacità di rimborso del soggetto e dunque la sua affidabilità.
Come togliersi da garante di un finanziamento
Affinchè il garante possa togliersi dalla sua posizione è indispensabile che ci sia il consenso dell’istituto di credito. Vediamo insieme come togliersi da garante di un finanziamento.
Generalmente la possibilità di recedere da questa posizione può avvenire:
- se il garante in questione viene sostituito con un altro, che prende il suo posto
- se il garante è stato raggirato e dimostra che è stato costretto ad assumersi la responsabilità di garante
- se il garante ha subito una falsificazione di firma
- se si estingue metà del debito residuo, in presenza di un prestito a lungo termine (ineterminato)
Nel caso di prestiti a tempo determinato (per esempio 15.000 € in 5 anni), non è possibile ritirarsi dal ruolo di garante, e il ruolo decadrà naturalmente trascorso questo termine.
Se faccio da garante posso chiedere un finanziamento
Alla domanda: se faccio da garante posso chiedere un finanziamento? La risposta è si quando il cliente/garante è in grado di sostenere mensilmente sia il suo finanziamento che la possibilità di insolvenza del prestito in cui fa da garante. La banca dunque valuterà la capacità di rimborso del soggetto e vedrà se concedere o meno il finanziamento.
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